Scegliere l'impianto di climatizzazione per la propria casa non è affatto semplice. Sul mercato ne esistono di diversi tipi e con caratteristiche differenti e per chi non è un esperto nel settore non è semplice capire qual è il più adatto.
Prima di vedere in base a quali elementi bisogna fondare la propria scelta cerchiamo di capire il funzionamento dei climatizzatori e cosa li distingue dai condizionatori.
Climatizzatori: il loro funzionamento e la differenza con i condizionatori
Seppure nel gergo comune climatizzatori e condizionatori tendono ad essere confusi, anche perché esteticamente sono praticamente identici, in realtà il loro meccanismo è molto differente.
I condizionatori tendono semplicemente a raffreddare un certo ambiente ma il meccanismo interno del dispositivo non gli consente nè di purificare l'aria, nè di deumidificarla, tanto meno di impostare la temperatura. L'aria che viene tirata dalla ventola e immessa all'interno del dispositivo viene semplicemente raffreddata.
Si può impostare la velocità di funzionamento ma non il livello di temperatura.
Si tratta quindi di dispositivi il cui meccanismo è abbastanza elementare e generalmente non richiedono costi esagerati.
Tutt'altra storia invece quando si parla di climatizzatori. Dei dispositivi altamente tecnologici che permettono sia di raffreddare l'aria che di riscaldarla, prendendo in quest'ultimo caso il nome di pompe di calore. Il livello di temperatura che si vuole raggiungere all'interno di un ambiente o di una stanza può essere regolato e una volta raggiunto il dispositivo funzionerà al minimo in modo tale da mantenere la temperatura desiderata, con un notevole risparmio anche in termini energetici.
Una volta che il ventilatore aspira l'aria all'interno della macchina, grazie all'ausilio di appositi filtri, questa verrà depurata e reimmessa nell'ambiente priva di qualsiasi cattivo odore.
Non solo, nel momento in cui l'aria da calda viene trasformata in fredda si crea una certa umidità che una volta condensata si trasformerà in goccioline d'acqua che verranno raccolte all'interno del climatizzatore, in un apposito contenitore, ed espulse attraverso l'impianto idrico: questo processo prende il nome di deumidificazione.
Ricapitolando, il condizionatore trasforma semplicemente l'aria calda in fredda senza la possibilità di impostare alcuna temperatura, il climatizzatore invece:
- raffredda e riscalda l'aria;
- mantiene la temperatura impostata;
- purifica l'aria e la deumidifica.
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Cosa prendere in considerazione nella scelta dell'impianto di climatizzazione
Una serie di elementi possono variare a seconda delle preferenze, della grandezza della propria abitazione e delle caratteristiche specifiche dell'impianto ma ci sono tre fattori che necessariamente accomunano i migliori impianti di climatizzazione e sono il livello di rumorosità, la potenza e una buona classe energetica.
Un buon impianto di climatizzazione deve essere particolarmente silenzioso, in modo da consentirci di guardare tranquillamente la tv o compiere altre attività senza essere disturbati da un fastidioso suono di sottofondo. Gli impianti con un valore pari o superiore a 65 potrebbero già essere annoverati tra quelli rumorosi, un valore ragionevole potrebbe aggirarsi intorno ai 45 mentre sui 30 decibel siamo già ad un ottimo livello di silenziosità. Moltissimi impianti moderni presentano livelli che si aggirano intorno ai 19 decibel, quindi sono quasi impercettibili.
La potenza di un climatizzatore, che viene calcolata in BTU, va invece calcolata proporzionalmente alla grandezza della stanza che si desidera riscaldare o raffreddare.
Viene da se che più potente è il climatizzatore e più grande è l'ambiente che riuscirà a riscaldare o raffreddare. Per calcolare la potenza necessaria è semplicissimo basta moltiplicare 300 BTU per il numero dei metri quadri della stanza (esempio per una stanza di 30 metri quadri occorrerà un impianto con una potenza di 9000 BTU).
La classe energetica è fondamentale per riuscire a calcolare i futuri consumi energetici che l'utilizzo del climatizzatore comporterà. Come qualsiasi altro elettrodomestico è preferibile scegliere una, se non ottima, almeno buona classe energetica il che consentirà di risparmiare in bolletta. La migliore classe in assoluto è la A+++, al secondo posto troviamo la A++ e infine la A+. È opportuno invece evitare le classi A,B,C e D perché si finisce così per risparmiare sul prezzo di acquisto ma per ricevere poi salassi in bolletta.
Se ancora non vi è tutto chiaro visitando il sito MondoSplit è possibile consultare diversi tipi di climatizzatori con tanto di descrizione e caratteristiche. Un viaggio tra modelli fissi e portatili, mono split e multi split, con tecnologia inverter o on/off. Allora, cosa aspettate?