Il decreto Buona Scuola 63/17 è entrato in vigore e le novità più rilevanti riguardano la prova di maturità. Con l'intento di dare maggior peso al valore del diploma, sono molte le novità che il Governo ha proposto per la scuola secondaria, ma l'attuazione del decreto in concreto è stata un po frenata. Per quanto riguarda la maturità, con grande gioia degli studenti è stato eliminato il quizzone: la terza prova che prevedeva domande miste su più materie, il terrore di ogni alunno; rimangono la prima prova di italiano e la seconda prova, su una o più materie fondamentali del corso di studio che verranno rese note durante l'anno scolastico dal Ministero dell'Istruzione, solitamente verso Gennaio, infine l'esame orale, un pò rivoluzionato. Vediamo le novità più rilevanti che riguardano:
- la modalità di ammissione all'esame,
- la composizione della commissioni,
- i criteri di voto.
La modalità di ammissione all'esame e l'introduzione della prova Invalsi
In passato per essere ammessi all'esame di Stato gli studenti avrebbero dovuto avere una votazione sufficiente in tutte le materie, con il nuovo decreto invece, questa modalità è stata superata: per essere ammessi all'esame basta avere la media del sei, e anche il voto in condotta contribuirà a fare media. L'introduzione della prova Invalsi, è una delle novità più rilevanti, il test prevede domande su italiano, inglese e matematica, contribuirà sicuramente al voto di ammissione all'esame dato che verrà svolto durante l'anno scolastico come un compito in classe, ma le domande del test verranno inviate direttamente dal Ministero dell'Istruzione, il punteggio di questa prova, andrà ad arricchire la documentazione dell'alunno senza incidere sulla votazione in centesimi dell'esame di maturità.
La composizione della commissione d'esame
Nessuna rilevante novità per quanto riguarda la composizione della commissione d'esame; ci saranno infatti tre insegnanti interni e tre commissari esterni, mentre il presidente della commissione come in precedenza, resterà esterno. La nuova riforma assegna un valore maggiore agli anni di studio precedenti l'esame, per questa ragione i crediti che gli studenti dovranno raggiungere aumenteranno, dai canonici 25 si passa a ben 40.
Il calcolo della votazione finale
Data l'eliminazione della terza prova, sono stati ridefiniti anche i punteggi delle prove di italiano, della seconda prova e del colloquio orale, che concorreranno per definire il voto finale. In precedenza venivano assegnati 15 punti per la prima e la seconda prova e 30 per l'orale, la nuova riforma prevede invece un massimo di 20 punti per la prima prova e la seconda, ed un massimo di 20 anche per il colloquio orale. Il bonus di 5 punti, potrà essere assegnato solo a chi avrà ottenuto il massimo dei crediti e 50 punti nelle tre prove.