Vicenza, parla tedesco la prima mostra al Torrione
La Fondazione Coppola, dopo la riapertura al pubblico del Torrione di piazza Castello a Vicenza, ha annunciato la prima mostra d’arte che aprirà i battenti il 5 maggio, fino al 31 agosto. Si tratta dell’esposizione dei due artisti tedeschi Neo Rauch e Rosa Loy. «La prima mostra, che presenterà una serie di opere inedite, tra dipinti e disegni, di Neo Rauch e Rosa Loy, appositamente pensate per gli spazi del Torrione, rappresenta la possibilità di avvicinarsi al lavoro di due figure chiave della scena della pittura internazionale degli ultimi decenni – si legge in una nota della Fondazione Coppola – . La loro esperienza è fortemente legata alla città di Lipsia, dove, dall’inizio del Novecento fino agli anni Duemila, è andato formulandosi un linguaggio figurativo che ha formato un’importante scuola di pittura (la scuola di Lipsia, appunto) che ha coinvolto diverse generazioni di artisti tedeschi».
«Neo Rauch, in particolare, – spiega la Fondazione – ha rivestito un ruolo cruciale negli anni immediatamente successivi alla fine dell’ex DDR: figura di raccordo tra diverse generazioni di artisti, punto di riferimento per i pittori che hanno fatto parte della Nuova Scuola di Lipsia, l’artista ha saputo rielaborare il suo linguaggio figurativo attraverso la contaminazione di diverse culture: le illustrazioni dei manifesti di propaganda della Germania Est, la cultura Pop, il realismo energetico e nervoso di artisti come Max Beckmann e Otto Dix, le prospettive allucinate e la concitazione narrativa dei grandi teleri di maestri rinascimentali come Tintoretto e Rubens. Ogni dipinto di Neo Rauch è basato sull’incontro e sulla giustapposizione (e infine sul collasso) di motivi e nuclei narrativi differenti, con figure che possono sdoppiarsi e moltiplicarsi all’interno della stessa immagine e bruschi cambiamenti atmosferici e temporali. Il risultato di questa convulsa sovrapposizione sono immagini solo apparentemente illustrative, scomposte e basate su episodi autonomi e spesso contrastanti e percorse da continue variazioni prospettiche e sproporzioni. I dipinti di Neo Rauch sono dunque vere e proprie mappe di forze, in cui ogni elemento rappresenta lo snodo di una partitura energetica e visionaria più che di una narrazione coerente e organica».
«Apparentemente più disteso (e aperto alla possibilità di abbandoni lirici), ma altrettanto onirico e ambiguo, è il linguaggio figurativo di Rosa Loy: al centro dei suoi dipinti c’è sempre la figura del doppio femminile e del doppelgänger, e la relazione enigmatica – e spesso sordidamente violenta – tra due figure che si muovono all’interno di un paesaggio intimo e famigliare, dentro una casa o un giardino. Come i dipinti di Neo Rauch anche quelli di Rosa Loy invitano lo spettatore a confrontarsi con immagini archetipiche – dense di implicazioni psicanalitiche – il cui significato è continuamente rilanciato dalla giustapposizione di dettagli ed elementi potenzialmente “sintomatici” e da una “costruzione ellittica e priva di nuclei stabili”: una dimensione illustrativa a cui fa da contraltare un’imprendibilità del racconto come avviene nella tradizione surrealista».
«La mostra – il cui titolo, La Torre, è naturalmente un richiamo all’edificio e alla sua potenza simbolica – si articola lungo i sei piani del complesso medievale come proposta di dialogo tra le opere dei due artisti, fino a un confronto ravvicinato tra le due poetiche, e percorso di progressione (dello spettatore) verso l’alto, verso l’ultimo piano da cui la vista sulla città, a trecentosessanta gradi, si può afferrare in stretta relazione con le opere esposte. La figura della torre come elemento evocativo e rimando al racconto, ad una possibile narrazione, inoltre, appare in molti dipinti di Neo Rauch, magari in secondo piano, e funge da richiamo a quell’immaginario popolare e fiabesco che da sempre alimenta le visioni dell’artista». La mostra è patrocinata dal Comune di Vicenza e dal Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania e si potrà visitare da mercoledì a domenica, con orario continuato dalle 11.00 alle 18.00. È consigliabile prenotare in anticipo la visita in quanto la particolare conformazione architettonica del Torrione pone limiti di accesso.
(ph: Fondazione Coppola, ph delle opere Neo Rauch, VG Bild-Kunst, Bonn. Courtesy: Galerie EIGEN+ART, Leipzig / Berlin; David Zwirner, New York / London / Hong Kong Rosa Loy, Basis, 2018, caseina su tela / casein on canvas, cm 150×100. Photo: Uwe Walter, Berlino. Rosa Loy, VG Bild-Kunst, Bonn. Courtesy: Kohn Gallery, Los Angeles; Galerie Kleindienst, Leipzig; Gallery Baton, Seoul)