La vaccinazione nel cane, come per il gatto, ha lo scopo di prevenire alcune malattie infettive tipiche della specie.
Nel cane gli agenti patogeni per il quale si può eseguire una profilassi sono: Cimurro, Epatite Infettiva, Parvovirus, Parainfluenza e Leptospira.
I primi 4 sono compresi nello stesso vaccino, mentre la Leptospira viene somministrata a parte.
Esistono anche alcune case produttrici che vendono vaccini Eptavalenti, comprensivi di tutti e 5 gli antigeni.
Oltre a queste vaccinazioni di base ne abbiamo un altra, la Rabbia.
Questa profilassi è facoltativa in tutta Italia ad eccezione di alcune regioni in cui le autorità competenti hanno deciso di renderla obbligatoria, a causa dell’eccessivo rischio di infezione.
E’ una patologia mortale sia nel cane che nell’uomo, quindi bisogna fare molta attenzione.
Nel caso in cui dovete portare il vostro animale fuori dall’Italia allora diventa obbligatorio il trattamento vaccinale.
Per essere valida tale profilassi devono intercorrere 21 giorni dalla somministrazione alla partenza.
Il piano vaccinale deve essere in tutti i casi concordato con il vostro medico veterinario che vi consiglierà quali vaccini utilizzare e i tempi di somministrazione.
E’ molto importante rispettare le scadenze, in modo da avere un effetto booster soddisfacente e che protegga il vostro animale.
In linea generale, una volta che il vostro veterinario avrà confermato il buono stato di salute dell’animale, ed effettuato un esame delle feci, provvederà alla somministrazione del vaccino.
Solitamente nel cane viene eseguita la prima somministrazione intorno ai 45-55 giorni con un richiamo dopo 21-28 giorni e successivo richiamo ad 1 anno per quanto riguarda il CEPPI (Cimurro, Epatite, Parvovirus e Parainfluenza).
Mentre la Leptospira viene inoculata insieme al CEPPI nelle prime due somministrazione, ma il successivo richiamo deve essere fatto ogni 6 mesi.
Come per il gatto, il Medico Veterinario può consigliare un ulteriore somministrazione dopo un mese dalla seconda per rimediare ad eventuali errori o ad azioni inefficaci del vaccino.
E’ molto importante sapere che la vaccinazione è sempre una condizione di stress e che in alcuni casi può portare a shock anafilattico (reazione avversa al vaccino).
Spesso può portare ad un leggero rialzo febbrile, ma se vedete che l’animale inizia ad avere una sintomatologia allergica, riportate immediatamente l’animale dal veterinario.
Spesso queste situazioni si verificano alla somministrazione del primo vaccino.
La vaccinazione negli animali è un metodo che viene utilizzato dai Medici Veterinari per prevenire la diffusione di alcune malattie infettive.
Per quanto riguarda il gatto, in commercio sono presenti due tipi di vaccini differenti, il primo che protegge da 3 agenti infettivi (Vaccino Trivalente), il secondo che protegge invece da 5 agenti infettivi (Vaccino Pentavalente).
Fonte: Montevento.net