Il Covid 19, oltre a tutti i danni sulla salute delle persone, la sanità e l’economia, è riuscito anche in un’altra cosa. Dividere le persone. Non solo fisicamente, ma anche moralmente. Forse c’è riuscito più della politica stessa, perché oggi ognuno addita il prossimo accusandolo di non rispettare le regole, di non far le cose bene o semplicemente di pensarla diversamente.
E, tra le tantissime discussioni che sono avvenute (soprattutto sui social), vi sono quelle relative alle mascherine. Oggi, dopo poco più di un anno, c’è chi continua a chiedersi se le mascherine per il covid 19 servono davvero, oppure c’è chi ancora non ne comprende perfettamente il funzionamento. E’ per questo che oggi scrivo questo articolo, per analizzare la situazione, il pensiero delle persone e ovviamente l’effettiva utilità o meno della mascherina.
L’arrivo del Covid e delle nuove norme igienico sanitarie
Da quando il Coronavirus è arrivato in Italia e nel resto del mondo, la vita di tutti è stata letteralmente stravolta e sono stati gravi i danni subiti a livello fisico, psicologico ed economico. Nel giro di poco sono entrate nuove norme in vigore, regole sanitarie da rispettare per cercare di contenere il più possibile la diffusione del covid 19. In primis troviamo il distanziamento sociale, l’impossibilità di vedersi con amici e parenti per lunghi periodi, una distanza di almeno un metro e mezzo l’uno dall’altro, l’uso di gel disinfettante, il lavaggio delle mani frequente e ovviamente l’uso della mascherina.
Il panico si è letteralmente scatenato tra le persone. Tra chi aveva una paura smisurata del virus e chi invece ne negava addirittura l’esistenza, è facile immaginarsi che una questione come l’uso delle mascherine è diventata in poco tempo uno degli argomenti “da bar”.
Gli inizi del Covid 19
All’inizio le persone pensavano che si trattava di una influenza un po’ più forte del normale. Più o meno diffusa era l’idea che i media “giocavano” con la paura delle persone per poter controllare la società o comunque per altri scopi. Ecco che l’uso della mascherina veniva messo in dubbio dalle persone, non tanto per l’effettiva utilità quanto piuttosto per il pensiero che non era necessario proteggersi fino a questo punto per un virus leggermente più forte di una semplice influenza stagionale.
I numeri poi sono cambiati e sono aumentati i morti di Coronavirus. Basta pensare che dopo un anno, solo in Italia, ha causato 108.000 decessi. Oggi è obbligatorio uscire con la mascherina per esempio, sono vietate riunioni familiari, ci sono chiusure e lockdown periodici nei casi di picco degli infetti… Insomma, la nostra vita è stata stravolta e probabilmente dovremo sottostare a tali leggi ancora per un bel po’.
Come funzionano le mascherine
Le mascherine sono una protezione contro il coronavirus certo, ma anche contro qualsiasi altro virus, batterio, polline e contro l’inquinamento stesso. Protegge il nostro apparato respiratorio, funzionando da filtro. Parlando di covid 19 però ci sono ulteriori distinzioni da fare. La classica mascherina chirurgica non ha lo scopo di difenderci dal covid 19, ma piuttosto di non diffondere il virus ad altri se lo abbiamo noi. Si evince da questo che se tutti la indossano, tutti si proteggono a vicenda e nessuno verrà contagiato.
Ci sono però altre mascherine. Ci sono quelle di tela, che in verità è stato più volte dimostrato che non sono utili a proteggere dalla diffusione del virus. Ci sono poi le FFP2 e FFP3. Pensate che prima venivano utilizzate esclusivamente da chi lavora sostanze chimiche o comunque pericolose.
Quelle a oggi più efficaci sono con i filtri e queste permettono non solo di proteggere gli altri, ma anche noi stessi. Fonte: clicknotizie.it