Siamo ormai abituati a vedere ogni giorno decine di video più o meno professionali, da quelli dei registi in erba o dagli studenti delle accademie fino a produzioni di alto livello.
Spesso ci si trova di fronte però a immagini poco chiare e luci mal gestite. Avere le riprese non ottimizzate, una definizione scarsa con ombre nel punto sbagliato può significare aver sprecato tempo e risorse.
Molti giovani registi ignorano il fatto che prima di mettersi a girare un corto, per quanto breve, bisogna redigere un piccolo budget per le risorse. Se CGI e post produzione attualmente possono fare tantissimo, partire dalla sorgente di buona qualità resta comunque una tattica vincente.
Come si gestisce la ripresa?
Un buon lavoro si fa con un set completo, sempre nell'ottica di rientrare nelle spese, formato da camere nello standard più elevato che si può permettere, luci con la giusta intensità e temperatura, un banco regia affidabile con uno schermo di qualità e soprattutto una buona amministrazione di tempi e risorse.
Ogni scena ha un costo che può essere limitato preparandola prima. Questo permette di ridurre i tempi di ripresa e di poter concentrare il budget su attrezzature con performance superiori rispetto a quelle che ci si potrebbe permettere il lavoro dovesse andare per le lunghe.
Bisogna scrivere tutto e studiarlo a tavolino, utilizzando il noleggio delle attrezzature cinematografiche per le riprese. Un cameraman e un regista, che possono anche essere la stessa persona, con un buon corpo macchina un obiettivo all'atezza e un impianto luci per creare il feeling per la scena possono in tempi brevi riuscire a ottenere un ottimo risultato su cui lavorare in post-produzione.
Se poi si decide di effettuare anche la ripresa audio in diretta e gli attori sono bravi nel loro lavoro, spesso i girati di partenza per un buon cortometraggio possono essere preparati nel giro di poche ore o al più pochi giorni di ripresa e poi elaborati con calma in studio.
Effettuare riprese all'aria aperta o in ambiente preparato richiede un sull'hardware di ripresa buono, con attrezzature professionali, anche per pochi giorni, permette un lavoro più rapido e conforme con el aspettative.
Che cosa occorre per girare un corto?
Servono luci, cioè un impianto di fari in grado di rendere ben visibili e definiti i dettagli per la telecamera con la giusta temperatura e intensità, sorgenti stabili che non lampeggiano e che possono essere regolate in maniera fine.
Infatti nel light enhancement, cioè quando alla luce ambientale si somma a quella dei proiettori, è molto importante che non si veda il trucco.
Bisogna verificare con un obiettivo per tecnico della fotografia oppure con un buon monitor che effettivamente il fondale sia all'altezza di ciò che si desidera e infine serve un buon impianto di ripresa.
Questo è formato da una camera con un obiettivo adatto per compensare la distanza senza aberrazione e deformazione dell'immagine e senza il rischio di spingere troppo con lo zoom digitale in post-produzione, perché anche nei formati più elevati questo porta alla formazione di pixel molto evidenti.
Possono poi occorrere le attrezzature per i cameran, dai cavalletti carrelli fino ai rig per le riprese in movimento. Un buon professionista prepara un budget, decide che cosa usare e si documenta sulle possibilità offerte dai singoli pezzi a dispostone e se li procura, oppure adatta la scena alle possibilità, consultando sempre la produzione per mantenersi ampiamente entro i limiti del budget e non sforare.